La Corte d’Appello della California con una sentenza che è destinata rivoluzionare molte giurisdizioni ha dichiarato Amazon responsabile per danni del prodotto e venduto all’interno della propria piattaforma.
La fattispecie riguarda la batteria di un pc che diversi mesi dopo l’acquisto è esplosa tra le mani dell’acquirente.
La sentenza afferma che sebbene in linea generale vi è la “non responsabilità” degli operatori e-commerce, in questo caso di specie Amazon non può però avvalersene.
I giudici per motivare la condanna di Amazon specificano che la stessa è:
1) un anello fondamentale del processo della vendita perché ne garantisce
- a) la vendita in esclusiva,
- b) la pubblicità,
- c)la gestione della logistica
- d) i mezzi per il pagamento
- e) l’eventuale reso.
E quindi questa posizione implica un’AUTONOMA responsabilità.
La Corta dice:
Amazon è parte integrante della catena di produzione e marketing e deve sostenere i costi dei danni provocati da prodotti difettosi.
Si supera così attraverso l’opera dei giudici il concetto della responsabilità in capo al produttore/venditore specificando che:
la Dottrina della stretta responsabilità in California supera queste tecnicalità e risarcisce l’attore per i danni provocati da prodotti difettosi.
Per semplificare è come se Amazon fosse di fatto, con tutta la sua attività (come) il venditore diretto e non “l’intermediario”.
E inoltre, specificano i giudici:
i prodotti venduti da Amazon godono di una implicita dichiarazione di sicurezza che rende applicabile la previsione di una stretta responsabilità.
Chissà se questa interpretazione estensiva del concetto di “venditore” verrà adottata in futuro anche in Italia!
💥Ciò che è sicuro è che è questo orientamento è indubbiamente rivoluzionario!💥