TikTok, il social network più utilizzato dai minori del mondo occidentale, ha annunciato tramite una nota di Cormac Keenan, responsabile dell’hub sicurezza per Europa, Africa e Medio Oriente (Head of Trust and Safety, EMEA), alcuni importanti ed urgenti provvedimenti adottati al fine di tutelare gli utenti più giovani, soprattutto in questo particolare periodo contrassegnato da un elevato utilizzo dei social in ragione del confinamento a casa per via del Covid 19.
Già nel gennaio scorso era stato istituito l’ufficio Trust and Safety di TikTok teso ad implementare le misure di sicurezza che l’app cinese aveva deciso di avviare, in seguito alle pesanti critiche sollevate da esponenti politici di molte nazioni, proprio sulla sicurezza di navigazione dei minori, i quali costituiscono come ben noto, il bacino d’utenza centrale della piattaforma.
Tra le novità annunciate, quella indubbiamente più rilevante e senza precedenti, che sarà attiva dal 30 aprile, è quella che disabiliterà i messaggi diretti verso qualsiasi account registrato a nome di soggetti minori di sedici anni.
Tale importante e forte compressione della libertà di navigazione sulla piattaforma per antonomasia della Generazione Z non ha eguali negli ambienti digitali, in quanto una stretta simile non era mai stata presa nella gestione di nessun’altra piattaforma mainstream. Una vera e propria coraggiosa limitazione che vuole rendere TikTok un luogo sicuro, in cui far navigare il proprio figlio, isolandolo da ogni eventuale tentativo di adescamento di minori. TikTok, nel disegno del proprio progetto sicurezza, finisce però con l’assumersi il rischio di possibili elusioni delle regole da parte dei giovani all’atto dell’iscrizione nella specificazione della data di nascita o, più semplicemente, nella perdita di traffico da parte di quei soggetti che vadano alla ricerca di piattaforme alternative.
Ricordiamo poi che tra gli strumenti di ultima introduzione c’è il “Collegamento Familiare”, che consentirà ai genitori che si apriranno un profilo TikTok e lo assoceranno quello del proprio figlio minore, di impostare timer giornalieri sulla durata del tempo di utilizzazione, relativamente alla messaggistica privata, di disattivare la possibilità di comunicare in “chat” con altri utenti ed infine di utilizzare la modalità cd. limitata dell’app per ridurre i contenuti inappropriati.
Il dubbio che ci si pone sull’uso di questa modalità limitata è legato alla valutazione di cosa sia “appropriato” e cosa no, dato che questa summa divisio tra contenuti “buoni e cattivi” è adoperata solo successivamente sulle segnalazioni degli utenti e non equivale alle impostazioni di parental control che lavorano all’origine e che siamo usi attivare sulle app di streaming video, come Netflix, o sulle app store dei nostri smartphone.
Le funzioni del Collegamento familiare sono già state lanciate nel Regno Unito a dicembre 2019 e sui mercati europei all’inizio di quest’anno. Ora, migliorati ed ampliati i filtri, saranno offerte in tutto il mondo.
Avv. Alberta Antonucci
Dott. Giulio Alessio