Cyberbullismo ed Exclusion
“Cara Avvocata,
ho seguito con interesse l’ultimo caso che ha trattato sul Cyberbullismo. Mia figlia adolescente soffre purtroppo di depressione ed ha anche sviluppato seri problemi comportamentali in seguito a casi di esclusione subiti, senza validi motivi, da un paio di compagni di classe, che volutamente l’hanno “bannata” dalle chat della scuola e dai giochi di gruppo on line. Mia figlia è disperata. Io voglio fare qualcosa, ma allo stesso tempo non vorrei arrivare a denunciare questi due ragazzini poco più che quindicenni. Vorrei solo avessero una lezione e capissero la gravità delle loro azioni.
Cosa posso fare, esiste una valida alternativa?
Giulia”
Cara Giulia,
i comportamenti che mi descrive, configurano un caso di exclusion, ossia l’estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line, spesso anche rinominato proprio dai giovanissimi “ban”, dall’inglese bandire. L’alternativa che mi chiede esiste, E’ bene sapere che la legge n.71 del 2017 sul Bullismo e Cyberbullismo ha previsto all’art.7 l’istituto dell’ammonimento da parte del Questore. Questo provvedimento può essere adottato a condizione che non sia stata già proposta denuncia e querela. È una misura monitoria finalizzata a tutelare la vittima dal ripetersi di condotte lesive a danno della sua dignità personale, ma allo stesso tempo a far sì che i colpevoli, proprio in ragione della loro età, non subiscano gli effetti negativi che ne derivano dal processo penale.
Un abbraccio,
Alberta Antonucci