In breve
A parere della Corte:”il riprodurre un singolo momento della vita lavorativa è condotta del tutto inidonea a rappresentare il fondamento di una critica che, come nel caso di specie, investe l’intera portata dell’attività stessa o, meglio, della diligenza e dell’impegno di coloro che vi sono coinvolti”
Con la sentenza che qui si commenta ( Cass. Pen, sez. V, sent. 24 marzo 2021, n. 11426 ) la Cassazione offre interessanti spunti di riflessione sul rapporto tra il reato di diffamazione e la pubblicazione sui profili social di immagini fotografiche lesive della reputazione dei soggetti ivi rappresentati.
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Alberta Antonucci e Mattia Miglio